Le cicatrici
L’importanza del trattamento delle cicatrici
Cos’è una cicatrice?
La cicatrice è un tessuto fibroso che si forma riparando una lesione della pelle derivata da un intervento chirurgico (taglio cesareo, appendicectomia, chirurgia estetica, chirurgia articolare, ecc…), da un incidente (ferite, strappi muscolari o rotture tendinee), da ustioni, da piaghe e da malattie proprie della pelle.
Le cicatrici, soprattutto quelle di dimensioni importanti, oltre a lasciare una traccia fisica e corporale, mantengono in sé la storia dell’evento che le ha originate e si ripercuotono quindi anche nella sfera emotiva.
La pelle è l’organo più esteso del corpo umano e quello più direttamente esposto all’ambiente esterno. Quando la sua integrità è alterata e la sua guarigione ostacolata, la pelle diventa sorgente di sintomi che non sono semplicemente superficiali e cutanei. Per questo l’osteopatia ritiene le cicatrici importantissime e determinanti nella comparsa di diverse problematiche viscerali, posturali, somatiche.
Una cicatrice può dare l’impressione che il corpo sia guarito, ma mentre il corpo è efficace nel ripararsi, alcune cicatrici possono essere problematiche. Il tessuto cicatriziale non è mai così funzionale come il tessuto originale che ha sostituito, ad eccezione delle cicatrici molto minori. Il tessuto fibroso che costituisce la cicatrice è anelastico, rigido, quindi crea facilmente nodi e blocchi sui piani fasciali e muscolari, danneggiando la naturale elasticità e flessibilità dei tessuti e dando vita a trazioni (talvolta dolorose) sulla fascia superficiale.
Processo di guarigione
Durante il processo di guarigione si possono creare tessuto cicatriziale e aderenze, causando trazione e legatura al tessuto circostante (fascia) che racchiude i muscoli e gli organi, creando movimenti limitati o funzioni alterate nel corpo.
Potremmo definire queste aderenze come la ripercussione delle cicatrici nelle aree anatomiche interne. Le aderenze e le cicatrici sono formate dal medesimo tessuto, sprovvisto di elasticità. In pratica, in seguito a un fattore scatenante (come ad esempio un intervento chirurgico che genera una cicatrice), durante il processo della rigenerazione dei tessuti, le aree cicatriziali si estendono oltre la zona danneggiata collegando altre parti in modo innaturale.
Questi cambiamenti strutturali possono causare dolore, effetto nervoso, intorpidimento, gamma limitata di movimento e flessibilità, squilibrio posturale, indebolimento muscolare e deperimento, riduzione dell’ossigenazione tissutale e aumento del potenziale per lesioni future. Il tessuto cicatriziale può anche comportarsi come una diga che disturba il drenaggio linfatico e la circolazione.
Trattamento osteopatico
Gli osteopati trattano cicatrici e aderenze, aiutando a ridurre il dolore e cercare di riportare i tessuti in uno stato più funzionale. Un approccio osteopatico al tessuto cicatriziale e alle aderenze associate non riguarderà solo l’area del dolore, ma anche la funzione generale del corpo.
Il trattamento osteopatico aiuterà manualmente a rilassare, ammorbidire e migliorare una cicatrice. Rilasciare una cicatrice e un’adesione non solo funziona a livello fisico, ma può anche aiutare a livello psicologico.
Trattare la cicatrice all’inizio del suo sviluppo aiuta a ridurre al minimo i problemi secondari del tessuto cicatriziale e quindi a prevenire complicazioni a lungo termine.
Durante il trattamento è comune sentire disagio mentre le aderenze dei tessuti cicatriziali vengono sciolte e la tensione fasciale viene rilasciata e ripristinata.
Quando una cicatrice viene liberata non c’è più restrizione nel flusso di energia, nella circolazione sanguigna e nel linfodrenaggio. Il corpo può quindi completare il processo di guarigione.
Fonte: www.osteopata.com